Vino rosato: cos’è e le varie tipologie
Il vino rosato è riconosciuto urbi et orbi come un prodotto alcolico dalle caratteristiche estremamente versatili. Fresco e poco acido, viene spesso abbinato a una grande varietà di cibi, dagli antipasti ai secondi piatti. Si crede che il vino rosato si ottenga dalla mera e grezza miscelazione di uve bianche e rosse, senza particolari procedimenti intermedi; in realtà, si realizza partendo da uve a bacca rossa con un processo che si pone a metà tra quello per l’ottenimento dei vini rossi e quello per l’ottenimento dei vini bianchi.
Il primo vino rosato fu ideato in Salento sul finire degli anni ’40, miscelando un 90 % di uve Negroamaro e un 10 % di Malvasia: da quel momento in poi, i procedimenti per dare vita al vino rosato sono regolamentati per legge. I rosati si distinguono in vini di una notte (o di una sera) quando si ottengono da una macerazione non superiore alle 12 ore e in vini di un giorno se la macerazione non supera le 24 ore. Il vin gris e il blush wine (o vino rossastro) sono invece due qualità di vino rosato che si ottengono dalla non macerazione del bucce dell’uva, conferendo dunque all’alcol una gradazione cromatica meno intensa.
Vino rosato: come si ottiene
Si ottiene nella prima fase di lavorazione seguendo gli stessi step del vino rosso: le bucce delle uve a bacca rossa vengono sottoposte a macerazione ma per lassi di tempo molto più brevi rispetto al normale, in genere intorno alle 24-48 ore. Questo passaggio conferisce al vino un colore scuro e lo arricchisce di tannino mentre successivamente viene messo a fermentare in botti di cemento o acciaio, come si effettua per il vino bianco. Questo passaggio ne permette un contenuto ridotto di acidità e di polifenoli, proprio come per i vini bianchi.
Vino rosato: gli abbinamenti con i cibi
Possedendo caratteristiche sui generis, si presenta al gusto come perfettamente equilibrato e fresco, privato della corposità distintiva dei vini rossi, aventi un alto contenuto in tannino. All’assaggio emanano un bouquet floreale e agrumato che ricorda da vicino i vini bianchi e, per questa ragione, il prediligere l’utilizzo di un vino rosato può confermarsi un’ottima scelta qualora ci si trovi in dubbio tra lo scegliere il vino bianco o il vino rosso.
I vini rosati si sposano egregiamente con un classico cibo italiano ossia la pizza in tutte le sue varianti e, in genere, possono essere accompagnati ai primi piatti a base di salsa di pomodoro o pasta al forno. In questo caso, infatti, il vino rosato andrebbe a smorzare l’acidità caratteristica del pomodoro, a differenza di quanto farebbe invece un vino rosso. I vini rosati si accompagnano anche bene ad antipasti a base di verdure o a base di pesce marinato e a secondi piatti con carne grigliata o funghi trifolati. La temperatura di servizio ideale per un vino rosato dovrebbe rientrare tra i 10.5 gradi centigradi e i 12.5 gradi centigradi.