Chi ha inventato uno degli attrezzi più geniali utilizzati nelle cantine di tutto il mondo? Nella nostra azienda potete visitarne alcuni esemplari.
Andar per cantine non è soltanto degustare i vini per poi comprarne qualche bottiglia. Significa anche scoprirne la storia, anche se recente o recentissima, e le antiche tradizioni enologiche fatte di tante esperienze, di sperimentazioni andate a buon fine o fallite e di invenzioni piccole e grandi che hanno aiutato nei secoli vignaioli e cantinieri.
Oggi vi racconteremo la storia di un “attrezzo” bello ma allo stesso tempo fragilissimo, indispensabile per la conservazione del vino nelle botti, simile ad una bottiglia capovolta: il tappo colmatore.
La sua origine è piuttosto misteriosa, tanto che la sua invenzione viene attribuita al grande Leonardo Da Vinci, inventore, scienziato ma anche agronomo ed enologo che dispensava consigli e istruzioni su come conservare il vino. La vigna e il suo prodotto hanno sempre affascinato Leonardo da Vinci tanto che l’unico bene che egli inserì nel suo testamento fu proprio il vigneto di Milano che ricevette da Ludovico il Moro come compenso per il Cenacolo.
Quale che sia la vera origine del tappo colmatore, non vi è enoturista e winelover che non rimanga incantato di fronte alle grandi botti con in cima questa strana bottiglia capovolta di vetro verde, per metà riempita di negroamaro o primitivo.
Ma a che serve questo antico strumento? Prima di tutto a preservare il vino dall’esposizione all’aria e, conseguentemente, all’ossigeno. Infatti, esso è composto da due “bolle” – una chiusa e direttamente in contatto con il vino (quella inferiore) attraverso il cocchiume, l’altra (quella superiore) aperta per metterci acqua o uno specifico liquido enologico che funge da “sigillatore” della bolla superiore.
Inoltre, serve a permettere di colmare le botti senza aprirle ogni volta, evitando così l’avanzata del processo di ossidazione. Infatti, osservando il colmatore, si può notare se il vino è aumentato di volume, ovvero se si è abbassato a tal punto da necessitare di una colmatura: tutto questo senza togliere il tappo dal cocchiume (foro) della botte.
A questo punto, non vi resta che venire presso la nostra cantina a Guagnano e scoprire da vicino il “tappo colmatore” di Leonardo da Vinci!