Viviamo in un periodo allo stesso tempo straordinario e ricco di stravolgimenti economici, sociali, climatici e sanitari forse come non mai. Straordinario perché le sorti del Pianeta Terra è nelle mani di ognuno di noi, oggi più che in passato. Ricco perché gli accadimenti socio-economico-climatici e sanitari sono causati soprattutto dall’azione distruttrice dell’uomo.
Ognuno di noi è responsabile, pertanto, in base alle buone azioni o alle cattive che mette in atto, del proprio futuro come di quello dei suoi simili.
Da questa semplice quanto attuale consapevolezza e dalla constatazione che il mercato del vino biologico nel mondo sta registrando negli ultimi anni trend di crescita a due cifre (l’Italia è al secondo posto in Europa con una superficie vitata di 101.300 ettari, dati Bioreport 2017-2018) è nata l’idea di convertire al biologico la coltivazione dei nostri vigneti di negroamaro, primitivo e malvasia nera, tutti in agro di Guagnano (LE).
Il progetto è partito il 28.06.2016 con la stipula del “Contratto di Certificazione” presso ICEA (Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale): tre anni di “purificazione” delle vigne senza l’uso di qualsiasi tipo di diserbanti o fitofarmaci sistemici.
I tre anni imposti dalla normativa per la “conversione in biologico” si sono conclusi con l’annata 2019 durante la quale si è proceduto alla vinificazione delle uve della tipologia negroamaro e primitivo.
I vini ottenuti sono due rossi a basso contenuto di solfiti, un Negroamaro e un Primitivo, battezzati col nome prettamente simbolico di Vignesalve: vigne salvate dall’abbandono e dall’avanzata selvaggia dei capi fotovoltaici su suolo agricolo nel rispetto della terra e dell’ambiente.
Caratteristiche principali dei vini
Il Negroamaro è un vino dal colore rosso rubino con riflessi granata. All’olfatto sprigiona frutti rossi ed erbe di macchia mediterranea con lievi note balsamiche, di pepe nero e tabacco. In bocca è caldo, avvolgente e ben equilibrato. La gradazione alcolica è di 13 gradi e la produzione per ettaro è di 9.000 bottiglie.
Il Primitivo è un vino dal colore rosso acceso con accenni violacei. Al naso esprime sentori di frutti rossi (ciliegia, mora) con un cenno floreale di rosa, vaniglia e noce moscata. In bocca evidenti note tostate di cacao e fichi secchi. Il finale è secco ed asciutto con buon equilibrio. Il grado alcolico si attesta sui 13,5 gradi e la produzione per ettaro è di 8.000 bottiglie.