Cosa c’è di meglio che bere un buon bicchiere di vino rosso? Eppure esistono diversi luoghi comuni sul consumo di questa bevanda; la cosa migliore sarebbe quella di coniugare un’ottima qualità di vino alla giusta quantità. Vediamo di fare un po’ di chiarezza sull’argomento.
Come consumare il buon vino
Non bisogna assolutamente pensare che bere vino possa essere controproducente per l’organismo, a condizione però che il consumo di questa bevanda sia consapevole e soprattutto moderato, senza che si vada incontro ad eccessi. In molti casi, bere un bicchiere di vino può comportare anche dei benefici per la salute dell’organismo. Quest’affermazione è stata peraltro avvalorata da uno studio condotto alcuni anni fa su un campione di 13000 persone, sia donne che uomini, che oltre a seguire uno stile di vita sano, seguivano anche una dieta che prevedeva un moderato consumo di vino: il loro tasso di mortalità era inferiore rispetto a quello delle persone che invece erano completamente astemie.
Da cosa derivano le proprietà benefiche del vino?
Il motivo per il quale un consumo moderato di vino assicura un effetto benefico sull’organismo è dovuto alla presenza dei polifenoli, delle sostanze che svolgono un’importante azione antiossidante e che permetterebbero non solo il contrasto dell’azione dei radicali liberi, responsabili peraltro dell’invecchiamento, ma anche di prevenire alcune delle principali patologie di natura cardiovascolare. La loro azione evita infatti il deposito delle placche arterisclerotiche nel sangue e previene il rischio di infarto e di altre malattie coronariche. Un altro studio ha anche evidenziato come i soggetti che siano già stati colpiti da ictus o da infarto otterrebbero dei benefici nella cura della patologia grazie a un consumo moderato di vino. Possiamo quindi considerare il vino come un ottimo alleato nella prevenzione di alcuni tipi di patologie a condizione però che il suo consumo non risulti eccessivo.
A cosa sono legati i benefici del vino?
Sono diversi gli aspetti che possono incidere sull’azione benefica del vino a partire dal processo di produzione. Alcune fasi di quest’ultimo, infatti, possono comportare che un vino rosso risulti essere maggiormente benefico rispetto ad altri; una fase molto delicata, ad esempio, è quella della macerazione ossia della vinificazione effettuata a contatto con le bucce e che permette di estrarre dall’uva il maggior quantitativo di sostanze benefiche per l’organismo. Tra le sostanze estratte, oltre ai già citati polifenoli, ci sono le fitoalessine, sostanze prodotte da diverse piante e che svolgono un’importante azione contro la proliferazione di batteri e funghi e che risultano essere anche degli ottimi antitumorali. Anche la materia prima svolge un ruolo fondamentale, specie in tutti i casi in cui l’uva è stata coltivata con metodi non invasivi e con un’ottima esposizione al sole.